摘要:La configurazione della Scarzuola di Tomaso Buzzi ricorda quella dei teatri antichi della classicità greca, in cui la scena è affidata alla natura. L’idea dominante è quella dell’architettura intesa come teatro, che il progettista investe di personali emozioni e concetti, attribuendo all’architettura “una quarta dimensione”. La comprensione della logica “assemblatrice” di questa “inedita follia” viene delegata all’analisi grafica, che trarrà spunto dai disegni di Buzzi e dal rilievo integrato del sito.
其他摘要:The configuration of Tomaso Buzzi’s Scarzuola recalls that of ancient Greek theatres where the stage is entrusted to nature while the dominating idea is that of architecture conceived as the theatre in which the designer integrates emotions with concepts in the way that attributes to architecture a “fourth dimension”.The comprehension of the inner logic of the “hidden folly” is made possible through the graphic analysis which takes into account Buzzi’s sketches as well as through the integrated survey of the place.